Vittorio Figurato – Pizzeria Fratelli Figurato
Salve a tutti sono Vittorio Figurato, calabrese nato a Cosenza e cresciuto a Caserta.
Il nostro percorso è cominciato nel 2017, non siamo pizzaioli di famiglia e infatti sia io che mio fratello Riccardo, abbiamo cominciato nel mondo del marketing e poi per passione, che è quella logicamente della gastronomia, abbiamo deciso di cimentarci in una piccola pizzeria di quartiere che appunto è stata aperta nel 2017.
La mia carriera è quella di mio fratello, entrambi abbiamo fondato appunto Fratelli Figurato è iniziata il 2017, un po’ per fortuna e dall’altra parte per passione che è quella appunto della gastronomia, siamo venuti qui a Madrid abbiamo deciso di cimentarci nella diciamo nella piccola pizzeria di quartiere appunto fondata nel 2017.
Non siamo pizzaioli di di famiglia la nostra prima esperienza è stata appunto quella di di Fratelli Figurato aperta nel quartiere di Chamberì (ndr Madrid) un quartiere italiano e appunto nel 2017 è stata la nostra prima esperienza.
Sono in Spagna da più o meno 12 anni, ormai mi sento quasi più spagnolo per interessi e ormai per vita, perché quasi la metà della mia vita è passata qui a Madrid.
Tra me e mio fratello c’è sempre stato un «raggiungersi a vicenda» nel senso che io prima abitavo a Parigi e lui successivamente mi ha seguito poi sono andato a Londra ed è venuto lui a Londra e quando poi è stata la sua volta di trasferirsi a Madrid io l’ho seguito un po’ perché abbiamo questo questo rapporto molto ravvicinato e quindi un po’ per amore verso il fratello l’ho seguito qui a Madrid.
La nostra idea di pizza è un po’ quella della pizza del ricordo.
La nostra idea di pizza è un po’ quella della pizza del ricordo può sembrare scontato però essendo un po’ emigrati dall’Italia abbiamo girato un po’ come dicevo. in Inghilterra. in Francia e quando siamo arrivati a Madrid abbiamo voluto un po’ portare quella che era la pizza che eravamo abituati a mangiare da piccoli, è una pizza casertana, lo stile casertano nel senso che differisce un po’ per alcune caratteristiche tecniche dalla pizza napoletana però in poche parole abbiamo voluto portare un po’ l’esperienza della piccola pizzeria di quartiere alla quale noi eravamo abituati in Italia.
La mia carriera è quella di mio fratello, entrambi abbiamo fondato appunto Fratelli Figurato è iniziata il 2017, un po’ per fortuna e dall’altra parte per passione che è quella appunto della gastronomia, siamo venuti qui a Madrid abbiamo deciso di cimentarci nella diciamo nella piccola pizzeria di quartiere appunto fondata nel 2017.
Siamo abbastanza ossessionati con gli ingredienti, nel senso che essendo la nostra cucina una cucina del ricordo gli stessi ingredienti raccontano una storia e logicamente compriamo ingredienti spagnoli perché c’è una grandissima qualità dell’ingrediente qui in Spagna, però un 98% degli ingredienti sono italiani e la maggior parte, eh lo collego al fatto di essere ossessionati, li andiamo a prendere direttamente dal produttore in Italia noi, almeno un paio di volte all’anno ci omaggiamo diciamo con un viaggio culinario in Italia ed è lì che conosciamo la maggior parte dei produttori e poi si stabilisce una rete commerciale con gli stessi e quindi la maggior parte degli ingredienti sono del Centro Sud Italia.
La sfida più grande è stata quella di far capire un po’ al consumatore, al cliente spagnolo, la nostra pizza. Nel senso che, la pizza napoletana, senza scendere nello specifico, è diversa da quella casertana, è una pizza cotta ad alta temperature. Ciò vuol dire che ha la presenza di bruciature sull’impasto, sullo stesso bordo della pizza, è un qualcosa che nel 2017 il cliente spagnolo non avendo a disposizione la quantità di pizzerie che attualmente e fortunatamente oggi sono presenti a Madrid non era abituato. Quindi da un punto di vista, guardando il cliente sicuramente la nostra sfida maggiore è stata quella di far capire perché c’era questa presenza della bruciatura sulla pizza e spiegare un po’ anche il perché di un bordo più alveolato rispetto a una pizza più tradizionale possiamo dire romana, o una pizza che normalmente viene cotta in un forno a più bassa temperatura rispetto a quello napoletano,
Il momento più gratificante è stato sicuramente quello di essere raggiunti in questo progetto da due grandissimi amici, il primo ormai socio e comunque dall’inizio è venuto per questo progetto, uno dei nostri migliori amici, che ci ha fatto capire che il progetto che stavamo portando avanti era un progetto interessante. L’attuale chef di cucina lui stesso è il nostro grande amico, quindi ormai la dimensione di Fratelli Figurato anche se è grande è fatta da una base molto solida, basata sull’amicizia. e poi sicuramente questo è stata un po’ una gratificazione per tutto tutta la squadra di Fratelli Figurato quella di aver raggiunto degli obiettivi di riconoscimento importanti come quello di per esempio di 50 Top Pizza che è una è una grande e importante, diciamo, rassegna sul mondo della pizza nel 2019 e alla fine è una gratificazione quella di ricevere un premio non solo per noi come proprietari, ma soprattutto per la squadra, perché è un è una motivazione a a spingersi a fare sempre meglio. Quindi sicuramente queste due cose ci hanno sicuramente gratificato tantissimo.
L’evoluzione parlo logicamente a titolo personale o almeno per Fratelli Figurato sarà quello di riuscire a fare sempre meglio in un contesto molto competitivo, lo dico in senso positivo, nel senso che dal 2017 a oggi c’è stata l’apertura di moltissime pizzerie, il panorama gastronomico, quindi non solo di pizza, ma generalmente della gastronomia a Madrid ormai sta vedendo un momento estremamente positivo, siamo una delle capitali della gastronomia e quindi per Fratelli Figurato è quello di rimanere una realtà di quartiere, perché anche se abbiamo tre locali attualmente ci sentiamo una realtà di quartiere, è quello che noi cerchiamo di fare e quindi anche se c’è un panorama tanto competitivo, il nostro obiettivo è quello di continuare sempre ad avere un occhio ossessivo/ ossessionato, non so come si dice, sul prodotto e sulla qualità dell’ingrediente, sulla ricerca della pizza e dall’altra parte quello di continuare a mantenere una relazione così vicina ai clienti che ci visitano giornalmente.
È una domanda molto difficile da rispondere sinceramente, sicuramente, all’inizio abbiamo pensato che il Delivery, per esempio, parlando in termini specifici del negozio, fosse la chiave del successo già dall’inizio e siamo stati bravi a capirlo dal momento due, che l’importanza in realtà è quella di creare una marca prima di poter sviluppare un negozio online. Quindi se potessi tornare indietro magari investirei subito sin dall’inizio direttamente sulla creazione di una marca solida, di quartiere, piuttosto che cominciare già con il Delivery.
Il premio che abbiamo ricevuto nel 2019, anche perché che la cosa particolare è che avevamo aperto da 2 anni, cioè in realtà noi eravamo veramente dei pischelletti, io sono il più vecchiotto dell’azienda; mio fratello ha 3 anni e mezzo meno di me e il resto lo stesso. Quando ci arrivò il premio ci ha destabilizzato parecchio e da lì poi logicamente tutto il trambusto che ne consegue. Dall’altra parte sicuramente quella di aver generato un interesse particolare da parte di altri italiani in Italia che volevano venire a lavorare con noi. Infatti attualmente la maggior parte dei nostri collaboratori sono in gran parte italiani e quindi è una cosa particolare perché di colpo ci siamo trovati l’email piena di curriculum che volevano lavorare con noi e ed è una cosa altrettanto gratificante.
Come dicevo noi siamo ossessionati con la cucina del ricordo tutto quello che facciamo qualsiasi piatto qualsiasi ingrediente che scegliamo è collegato con il ricordo e ora neanche per farlo apposta noi siamo estremamente vicini alla Calabria e alla Campania e soprattutto al pomodoro e alcuni ingredienti che ci ricordano un po’ l’infanzia infatti da pochi mesi abbiamo finito un viaggio in vespa che è stato anche un po’ promozione del Sud Italia è stato filmato, siamo andati abbiamo fatto un recorrido nel sud Italia cominciando dalla Calabria per terminare in appunto a Napoli e Caserta dove siamo cresciuti. Siamo andati a prendere quattro ingredienti particolari che ci ricordano la nostra infanzia: il pomodoro logicamente, il caciocavallo Silano, le olive e la salsiccia e l’abbiamo fatto un po’ per omaggiare quelle che sono le tradizioni contadine. Noi di famiglia non siamo ristoratori, di famiglia sì siamo molto vicini alla parte contadina e quindi anche il lavoro del contadino, il fatto di poter seguire il ritmo delle stagioni della terra, di non forzarlo, di non poter trovare gli ingredienti tutto l’anno negli scaffali del supermercato è qualcosa che ci interessa parecchio, dare a conoscere, e quindi per rispondere alla tua domanda, un po’ la nostra passione è la terra, soprattutto se parliamo del Sud Italia perché quello che diciamo è stata la nostra infanzia.
Un po’ per il caso, no per la fortuna mio fratello era venuto qui a Madrid per amore per seguire la sua ragazza spagnola, l’ho seguito anch’io per amore al fratello e da lì abbiamo ci siamo ritrovati a Madrid, ed è una realtà assolutamente che ci fa sentire in casa, io attualmente mi sento a casa a Madrid e non posso dire lo stesso in Italia un po’ per gli anni che ormai abbiamo trascorso qui a Madrid, ma soprattutto è la stessa Madrid che ti fa sentire a casa se dovessi descriverlo è un’Italia, perché alla fine siamo molto vicini alla cultura spagnola e la cultura spagnola a quella italiana basti pensare all’influenza spagnola a Napoli dove noi siamo cresciuti. È proprio c’è un senso civico, un senso di comunità che secondo me è difficile da poter trovare in una capitale e per questo siamo assolutamente grati a Madrid e alla Spagna in generale. Sicuramente quello che mi sento di dire come Expat italiano a Madrid se mi dovessi rivolgere a un paesano che volesse venire qui a Madrid è che sicuramente troverà una mamma, una casa e soprattutto il senso civico, tan forte, tan grande; così grande che c’è qui in a Madrid e si ritrova anche poi a livello lavorativo un rigore, una correttezza dei diritti e dei doveri di entrambi le parti, sia il datore di lavoro, che il lavoratore fa in modo che ci si senta davvero bene tanto a livello personale come a livello professionale ed è stato il nostro caso, quando siamo venuti qui abbiamo lavorato in aziende prima di cominciare a lavorare e c’è davvero un reticolo sociale che fa bene e ti fa sentire accolto quindi vi ringrazio tantissimo per l’invito per avermi fatto parlare un po’ e raccontarvi la nostra storia personale e imprenditoriale e e vi ringrazio tutti.
Grazie mille.